L' ACQUA NELL' IMPASTO - la temperatura
Inviato: 14 ottobre 2013, 14:38
Ciao a tutti. Nei nostri post relativi all'impasto si parla spesso e solo di farina e di lievito tralasciando una componente essenziale quale è l'acqua e nello specifico la sua temperatura.
Prendendo spunto da un libretto scritto da un " personaggio "che molti iscritti qui su LaVerace che una volta bazzicavano il forum per eccellenza e cioè Pizza.it conoscono e che come nick fa ZIO TIBIA alias Giuseppe Anedda, dicevo prendendo spunto da questo libretto cerco di fare un po di chiarezza su questo argomento.
Partiamo dal presupposto che per fare un buon impasto si ha la necessità di conoscere la temperatura ideale dell'acqua, viceversa, si andrebbe incontro a risultati negativi, infatti, impastando in ambienti freddi, l'acqua con una temperatura molto bassa provocherebbe un impasto troppo rigido ed il rallentamento della lievitazione mentre con temperature elevate l'acqua calda la velocizzerebbe creando in tutti e due i casi dei problemi in fase di lavorazione.
Per calcolare la temperatura dell'acqua si può adottare una formula molto semplice la quale si deve utilizzare in ambienti aventi temperature nella norma prendendo come valore costante il grado di temperatura di fine impasto che si vuole ottenere.
La temperatura ottimale di fine impasto deve oscillare sempre tra i 19 e i 25 gradi, ossia in estate tra i 19 e i 21 gradi, in primavere e autunno da 21 e i 23 gradi, mentre in inverno da 23 a 25 gradi.
La suddetta formuletta si applica moltiplicando per 3 il valore della temperatura di fine impasto e dal risutato ottenuto si sottrae la somma complessiva della temperatura ambiente, della temperatura farina ( solitamente 1° in meno ) e della temperatura che forma l'attrito della impastatrice con il nostro impasto ( 4° per l'impastatrice a forcella, 9° per quella a spirale e 6° per quella a braccia tuffanti ).
Un esempio pratico si può fare ipotizzando l' utilizzo di una impastatrice a spirale e decidendo che la temperatura finale debba essere di 23° ed avendo una temperatura ambiente di 22°:
( 23 x 3 ) = 69 ( 22 + 21 + 9 ) = 52
Se noi sottraiamo da 69 la somma di 52 avremo 17 come risultato che dovra essere la temperatura dell'acqua da utilizzare.
PS
Appunti tratti dal libro " IL SEGRETO DI PULCINELLA "scritto da Giuseppe Anedda con la collaborazione di altri grandi quali Erminio Schiavi ( Ermi66 ) Eduardo Ore ( Dudù sapore ) Alex Cammarano ( Alex Cam ) e Marco Faggiano
Prendendo spunto da un libretto scritto da un " personaggio "che molti iscritti qui su LaVerace che una volta bazzicavano il forum per eccellenza e cioè Pizza.it conoscono e che come nick fa ZIO TIBIA alias Giuseppe Anedda, dicevo prendendo spunto da questo libretto cerco di fare un po di chiarezza su questo argomento.
Partiamo dal presupposto che per fare un buon impasto si ha la necessità di conoscere la temperatura ideale dell'acqua, viceversa, si andrebbe incontro a risultati negativi, infatti, impastando in ambienti freddi, l'acqua con una temperatura molto bassa provocherebbe un impasto troppo rigido ed il rallentamento della lievitazione mentre con temperature elevate l'acqua calda la velocizzerebbe creando in tutti e due i casi dei problemi in fase di lavorazione.
Per calcolare la temperatura dell'acqua si può adottare una formula molto semplice la quale si deve utilizzare in ambienti aventi temperature nella norma prendendo come valore costante il grado di temperatura di fine impasto che si vuole ottenere.
La temperatura ottimale di fine impasto deve oscillare sempre tra i 19 e i 25 gradi, ossia in estate tra i 19 e i 21 gradi, in primavere e autunno da 21 e i 23 gradi, mentre in inverno da 23 a 25 gradi.
La suddetta formuletta si applica moltiplicando per 3 il valore della temperatura di fine impasto e dal risutato ottenuto si sottrae la somma complessiva della temperatura ambiente, della temperatura farina ( solitamente 1° in meno ) e della temperatura che forma l'attrito della impastatrice con il nostro impasto ( 4° per l'impastatrice a forcella, 9° per quella a spirale e 6° per quella a braccia tuffanti ).
Un esempio pratico si può fare ipotizzando l' utilizzo di una impastatrice a spirale e decidendo che la temperatura finale debba essere di 23° ed avendo una temperatura ambiente di 22°:
( 23 x 3 ) = 69 ( 22 + 21 + 9 ) = 52
Se noi sottraiamo da 69 la somma di 52 avremo 17 come risultato che dovra essere la temperatura dell'acqua da utilizzare.
PS
Appunti tratti dal libro " IL SEGRETO DI PULCINELLA "scritto da Giuseppe Anedda con la collaborazione di altri grandi quali Erminio Schiavi ( Ermi66 ) Eduardo Ore ( Dudù sapore ) Alex Cammarano ( Alex Cam ) e Marco Faggiano