ZioZucchino ha scritto:Se è tipo 1 allora non è tipo 0.
E può effettivamente presentarsi "meno bianca" dato il maggior grado di abburrattamento (80%).
E' sostanzialmente una semintegrale.

Io leggo sul sacco tipo "0" al molino dicono è una tipo 1 ,è una farina che hanno studiato insieme a tanti professionisti del settore tra cui i Salvo, Francesco e Salvatore, sotto riporto lo scritto di una brochure
la nostra quotidianità ci capita sempre più spesso di imbatterci nella necessità di prodotti che rispettino una corretta alimentazione. Ma cosa implica realmente, seguire una buona dieta? Perché se gli italiani sono amanti del buon cibo, e questo lo si sa, allora associare un’ottima digeribilità con un pasto ricco e nutriente può sembrarci una sfida impossibile. Sempre più di frequente, infatti, capita di trovarsi davanti a richieste di una pietanza che corrisponda a questi canoni, e il mercato sembra ormai doversi adeguare alle nuove richieste. Come è possibile, ci si chiede allora, conciliare due aspetti dell’alimentazione apparentemente così diversi?
In realtà, oggi, si tratta di un problema soltanto apparente. Visto il crescere delle esigenze di un mercato sempre più vasto e attento a qualità e nutrizione, si è infatti cercata una soluzione che potesse far incontrare due strade a prima vista opposte, e che permettesse dunque a tradizione e novità di trovare un punto in comune. Lo sanno bene questo, i fratelli Salvo, Francesco e Salvatore, “pizzaiuoli da tre generazioni” che, sempre in primo piano per quanto riguarda innovazione e bontà classica, hanno lungamente lavorato, insieme con Molino Caputo, per trovare la ricetta della farina perfetta.
È infatti nella farina che si trova l’elemento principale per ogni impasto, e la risposta alle esigenze di chef, panificatori, pizzaiuoli e naturalmente consumatori. Grazie ad una farina con maggior contenuto di nutrienti, unitamente alla lenta macinazione atta a preservare proprio questi ultimi è possibile, infatti, ottenere grandi capacità di idratazione, lunghe lievitazioni, morbidezza e digeribilità, il tutto senza rinunciare al gusto intenso e inconfondibile di un pezzo di pane fumante, di una base per perfetta per torta, di un babà morbidissimo, e naturalmente della vera Pizza Napoletana, con un’attenzione sempre viva alle esigenze contemporanee.