Dico la mia, reo di aver citato il disciplinare nella mia intro. Vi prego di perdonarmi se per qualunque ragione il mio post dovesse suonare offensivo o altro, non sono mai stato bravo a scrivere e di questo posso accusare soltanto me stesso e la mia voglia di correre dietro alle sottane ai tempi della scuola.
Per la mia modestissima opinione, il disciplinare ha un suo perché, ed è molto importante, soprattutto all'estero.
In Italia, siamo liberi di fregarcene altamente, ci sono centinaia di pizze diverse e non è detto (bestemmia?) che per ciascuno di noi, per i nostri gusti, la verace sia la pizza numero uno e l'unica degna di essere chiamata pizza.
Però all'estero per poter garantire in qualche modo un prodotto che abbia un minimo di uniformità, certe regole fanno bene.
Vi dico qualcosa di più di me che non ho aggiunto alla mia presentazione, in modo da contestualizzare meglio il concetto che vorrei esprimere. Io amo il Giappone, lo visito costantemente da una decina d'anni, parlo il giapponese abbastanza fluentemente e vorrei trasferirmi li a breve. Dopo aver cercato invano lavori di ufficio e aver fatto diversi colloqui andati poco bene (per non dire peggio..) sono tornato in Italia, e tenendomi il mio lavoro di ufficio ad orari tipici, ho cominciato a guardarmi in giro per imparare a fare il pizzaiolo, lavoro che mi permetterebbe di mangiare sempre la pizza e di trasferirmi li facilmente, due piccioni con una fava.
Imparare a fare il pizzaiolo e imparare a fare la pizza, per quanto strettamente legati, non sono necessariamente la stessa cosa; Fare il pizzaiolo prevede saper gestire il tempo, le situazioni di panico (pizze rotte in forno, cadute dalla pala o dalla scatola etc) e fare tutta una serie di mansioni tipiche da ristorante come ad esempio lavare i piatti, pulire, preparare gli ingredienti, cucinare altre cose oltre la pizza, fare gli ordini... qualunque cosa sia necessario.
Ho trovato per mia fortuna una carissima persona che mi ha permesso di affiancare il pizzaiolo e imparare. Questo a inizio anno. Ho imparato molto, moltissimo. Molto di più di quello che avrei imparato in una settimana di qualunque corso, Scuola Italiana Pizzaioli o AVPN. Ne sono certo.
Tuttavia, finita la stagione (il mio impegno cesserà il 31/8) mi iscriverò alla scuola dell'AVPN. Questo perché il titolo è riconosciuto all'estero, e a maggior ragione in Giappone.
Proprio in questi giorni, seguendoli su facebook, ho visto che sono in Giappone a fare le verifiche di adesione al disciplinare di alcuni ristoranti certificati. Se non ci fosse il disciplinare, mi chiedo che cosa uscirebbe da quei ristoranti...
Poi che il disciplinare sia "vecchio" è un dato di fatto, e di certo potrebbe essere aggiornato, ma nelle associazioni di tutela di un patrimonio aggiornare dei documenti storici è sempre una mossa difficile e azzardata, per ovvi motivi. Immagino che loro stessi, nei corsi o durante le verifiche, specifichino a voce cosa è tassativo e cosa è più che altro una linea guida (tipo l'orciolo di rame
)... ma non avendo fatto la scuola non lo so. Nessuno qui l'ha frequentata?
Ciao e buone pizze a tutti