I tempi...lunghi!?

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andreaineja
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da andreaineja »

Pere153 ha scritto:@Andrea: E non hai problemi di tenuta.

esatto... la pizza napoletana deve esser morbida (e gliela da la botta del forno e un buon punto di pasta), elastica e facilmente piegabile a libretto...

sottolineo l'importante dell'elasticita' a prescindere da quanta maturazione gli si dia, sia per il fatto della stesura e condimento che deve avvenire sul banco e poi per il trascinamento della pala dove il glutine ancora
integro la fa da padrone. ultima considerazione: se non avete elasticita' col cacchio che la infornate tonda la pizza nel forno!
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Napoli72
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da Napoli72 »

ZioZucchino ha scritto:
Napoli72 ha scritto:
ZioZucchino ha scritto:
Napoli72 ha scritto:... la pizza smette di essere pane solo a partire dalle 18-24h di fermentazione. Dopo questo lasso temporale cessa l'effetto panoso e il disco acquista una sofficita' senza paragoni (a parita' di idratazione intendo...)...
Probabilmente ho compreso male io: ritieni quindi che ogni impasto dovrebbe essere preparato (diretto o indiretto che sia) in modo tale da raggiungere 24h di fermentazione... escludendo quindi ogni tipo di impasto preparato, ad esempio, con farina W220 o giù di lì ?

A me sembra un pò troppo estremista.
Credo che con la farina adatta allo scopo... anche un diretto a 12 ore possa essere sublime.
;)
Ciao Zuc :)

Io sono un pizzaiolo estremista per natura :lol:

A parte gli scherzi, ti confermo il mio giudizio personale (figlio di innumerevoli prove sul campo): nessun impasto con 12h di fermentazione eguaglia una pizza con 24h di riposo alle spalle (per tutte le ragioni che ho esposto sopra)

Poi per carita', non sempre si hanno a disposizione 24h+autolisi+ ecc. ecc.... E la pizza esce comunque autorevole...Ma se il tempo lo si ha perche' non scegliere il meglio ? :p
Giusto! Ma solo se il giuoco vale la candela.
:P

Personalmente non credo che (pizza al piatto parlando) siano necessarie quelle tempistiche per ottenere un prodotto eccelso in quanto ad aromi e sapore.
A meno di non essere "costretti" a farlo, per le caratteristiche peculiari della farina (W elevato).
;)

Sarei perfettamente d'accordo con te se stessimo parlando di pizza in teglia da consumare (anche) il giorno dopo o nel caso si stesse preparando del pane.
Zuc e' vero l'esatto contrario: per la verace 24h di fermentazione valgono sempre la candela...e per quanto accade all'impasto in un intero giorno (l'ho scritto sopra), 24h sono sempre meglio di 12h. Cio' non vuol dire che non si possano ottenere risultati eccelsi in 12h, ma l'optimum e' un'altra cosa.

Tutt'altro discorso vale invece per la teglia. Questa ha bisogno di molte ore per be altra ragione: per gestire altissime idratazioni hai bisogno di farine molto forti, che a loro volta richiedono molte ore per giungere a corretta maturazione. In ogni caso parliamo di due mondi completamente diversi per poter essere messi a confronto.
Forno: Acunto
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erminio78
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da erminio78 »

Anche per me maturazione lunga con farine che lo consentono e siano ottime, così possiamo riusciamo ad avere una pizza morbida, molto profuma e saporita, ovviamente sempre portandoci una giusta dose di zuccheri che consentono al cornicione di colorare.
Meglio ancora gli indiretti, più fermentazione lattica, maggiore leggerezza e pizza veramente scioglievole, ma alla base di tutto, per me, sta scegliere un'ottima farina.
Poi a casa non siamo in pizzeria, ci possiamo dedicare meglio agli impasti e se le tempistiche lo consentono, maturazione lunga senza ombra di dubbio. Attenzione solo alla troppa elasticità che poi può dare gomma in cottura, io preferisco maggiore estensibilità che però non faccia strappare la maglia, quando trascino la pizza sulla pala. Per questo preferisco scegliere farine con PL non superiore alle 0,5 e con W medio/forte, così posso spingere sulla maturazione, anche con il frigo senza avere nessun problema ne di gestione ne di arrivare in sovramaturazione
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paolopf3
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da paolopf3 »

Adesso dico la mia.

Per anni ho fatto lunghi a 24 h.
Da quando però sono passato ai corti, dopo il corso di Enzo Coccia, non li ho abbandonati più.
La fragranza che si ottiene è eccellente e tutta la pizza risulta più buona.
Ma è talmente macroscopica la differenza che mi viene il dubbio che chi fa i lunghi abbia mai provato a fare un corto ben fatto.
Anzi provato più di una volta xchè è difficile fare un buon corto al primo tentativo.

Oggi ad esempio un 8 h a circa 28 gradi con lievito paragonabile a un 24 h.
Farina polselli.

Cottura fulminea.

Una meraviglia.

E tutti i miei ospiti di oggi sono abituati a La Notizia e/o 50 Kalò.
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paolopf3
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da paolopf3 »

Ma c'è un però.

Il mio lungo potrebbe non essere stato all'altezza dei Vs. migliori.

Dato che voglio mettere un punto fisso su questa questione propongo che la prossima zingarata si faccia a casa uno di noi per mettere a confronto il meglio dei corti con il meglio dei lunghi.
A parità dei condimenti.

E quale migliore location di Napoli?

Per cui propongo come primo ospitante per una tal disfida :lol: :lol:

Paolo
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Napoli72
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da Napoli72 »

paolopf3 ha scritto:Ma c'è un però.

Il mio lungo potrebbe non essere stato all'altezza dei Vs. migliori.

Dato che voglio mettere un punto fisso su questa questione propongo che la prossima zingarata si faccia a casa uno di noi per mettere a confronto il meglio dei corti con il meglio dei lunghi.
A parità dei condimenti.

E quale migliore location di Napoli?

Per cui propongo come primo ospitante per una tal disfida :lol: :lol:

Paolo
Questo si' che e' un bel cimento ;festeggiare drink ;festeggiare drink :YMAPPLAUSE: :YMAPPLAUSE:
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paolopf3
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da paolopf3 »

paolopf3 ha scritto:Ma c'è un però.

Il mio lungo potrebbe non essere stato all'altezza dei Vs. migliori.

Dato che voglio mettere un punto fisso su questa questione propongo che la prossima zingarata si faccia a casa uno di noi per mettere a confronto il meglio dei corti con il meglio dei lunghi.
A parità dei condimenti.

E quale migliore location di Napoli?

Per cui propongo come primo ospitante per una tal disfida :lol: :lol:

Paolo
Mi sono accorto adesso che non è chiaro quello che ho scritto.

MI propongo come primo ospitante volevo dire.

Adesso che andiamo verso il bel tempo Sorrento è una amena località e io, lì, ho un FAL.
A buon intenditor poche parole :lol: :lol: :lol:
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Napoli72
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da Napoli72 »

paolopf3 ha scritto:
paolopf3 ha scritto:Ma c'è un però.

Il mio lungo potrebbe non essere stato all'altezza dei Vs. migliori.

Dato che voglio mettere un punto fisso su questa questione propongo che la prossima zingarata si faccia a casa uno di noi per mettere a confronto il meglio dei corti con il meglio dei lunghi.
A parità dei condimenti.

E quale migliore location di Napoli?

Per cui propongo come primo ospitante per una tal disfida :lol: :lol:

Paolo
Mi sono accorto adesso che non è chiaro quello che ho scritto.

MI propongo come primo ospitante volevo dire.

Adesso che andiamo verso il bel tempo Sorrento è una amena località e io, lì, ho un FAL.
A buon intenditor poche parole :lol: :lol: :lol:
Tranquillo ... Io avevo capito benissimo e a mia volta mi sono annunciato come primo OSPITE :lol:
Forno: Acunto
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ramirez
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da ramirez »

Che dire .....di queste discussioni molto simili ne incontro spesso. Chi ha ragione?
La teoria darebbe ragione ai tempi lunghi , lunghe maturazioni(sicuramente non alla mister Bandana) sono sinonimo di impasto più estensibile , la texture sicuramente più appagante xchè maggior friabilità , leggerezza.
Per quanto riguarda il flavour sicuramente più sapori e profumi , più facciamo lavorare lieviti e per quel poco di lattobacilli più avremo sostanze deputate ad aumentare sapori e profumi come polialcooli, chetoni , aldeidi e acidi (acetico e lattico).
Nella pratica poi si scopre che il flavour è mascherato dalle farciture , dal metodo di cottura. Per quanto riguarda la masticabilità (texture) quindi la consistenza del prodotto finito poi dipende dalla scelta della farina dalla metodologia usata , dalla cottura .
A Napoli come giustamente avete detto in diversi non vanno oltre le 8 ore e il risultato canonico lo raggiungono lo stesso con eccellenza.
Ma l'esempio pratico lo abbiamo anche con un altro prodotto : il pane , dove la maggior parte dei pani prodotti in questo paese non supera le 5-6 ore max di lavorazione . Ho vissuto per tanti anni nei molini ma vi garantisco le farine che vanno oltre i 300 di W , di queste in quantità ne escono poco , faccio un esempio nell'ultimo molino per cui ho lavorato le farine diciamo forti non superano il 7-8% rispetto al totale della farina che usciva.
La michetta o rosetta soffiata come sapete ha una lavorazione lunga in diversi la fanno con la biga , quanto successo ha raccolto dal pubblico? Poco in rapporto alla lavorazione e alle difficoltà per farla bella vuota , croccante e friabile nello stesso tempo, e guardate che ormai tutti i forni hanno imparato a produrre tutti i pani e tutte le lavorazioni possibili che si riscontrano in questo paese. Ma alla fine il risultato non cambia , dal mulino escono gli stessi quantitativi.
Ho divagato dal tema , ma per farvi capire che alla fine trova riscontro pratico magari i tempi corti e il palato viene in qualche modo gratificato lo stesso.
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paolopf3
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Re: I tempi...lunghi!?

Messaggio da leggere da paolopf3 »

ramirez ha scritto:Che dire .....di queste discussioni molto simili ne incontro spesso. Chi ha ragione?
La teoria darebbe ragione ai tempi lunghi , lunghe maturazioni(sicuramente non alla mister Bandana) sono sinonimo di impasto più estensibile , la texture sicuramente più appagante xchè maggior friabilità , leggerezza.
Per quanto riguarda il flavour sicuramente più sapori e profumi , più facciamo lavorare lieviti e per quel poco di lattobacilli più avremo sostanze deputate ad aumentare sapori e profumi come polialcooli, chetoni , aldeidi e acidi (acetico e lattico).
Nella pratica poi si scopre che il flavour è mascherato dalle farciture , dal metodo di cottura. Per quanto riguarda la masticabilità (texture) quindi la consistenza del prodotto finito poi dipende dalla scelta della farina dalla metodologia usata , dalla cottura .
A Napoli come giustamente avete detto in diversi non vanno oltre le 8 ore e il risultato canonico lo raggiungono lo stesso con eccellenza.
Ma l'esempio pratico lo abbiamo anche con un altro prodotto : il pane , dove la maggior parte dei pani prodotti in questo paese non supera le 5-6 ore max di lavorazione . Ho vissuto per tanti anni nei molini ma vi garantisco le farine che vanno oltre i 300 di W , di queste in quantità ne escono poco , faccio un esempio nell'ultimo molino per cui ho lavorato le farine diciamo forti non superano il 7-8% rispetto al totale della farina che usciva.
La michetta o rosetta soffiata come sapete ha una lavorazione lunga in diversi la fanno con la biga , quanto successo ha raccolto dal pubblico? Poco in rapporto alla lavorazione e alle difficoltà per farla bella vuota , croccante e friabile nello stesso tempo, e guardate che ormai tutti i forni hanno imparato a produrre tutti i pani e tutte le lavorazioni possibili che si riscontrano in questo paese. Ma alla fine il risultato non cambia , dal mulino escono gli stessi quantitativi.
Ho divagato dal tema , ma per farvi capire che alla fine trova riscontro pratico magari i tempi corti e il palato viene in qualche modo gratificato lo stesso.
In maniera accurata è stato esposto, dal buon ramirez, quello che io percepisco.
Ad esempio più volte ho usato la pasta madre ( sia liquida che non ) ma non sono mai riuscito a constatarne la differenza in quanto a gusto finale della pizza, mentre, ad esempio per le brioches il suo uso ( specie quella liquida ) è d'obbligo!

Mi viene il dubbio, confortato da quanto scritto da ramirez, che magari la pratica dei tempi lunghi sia più congeniale nella panificazione che in pizzeria.
In un indiretto la lunga maturazione può dare effettivamente sapori diversi o almeno un qualcosa in più.

Sbaglio "capo"? ( ndr ramirez )
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