Semola rimacinata e glifosato

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senzaetichetta
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Semola rimacinata e glifosato

Messaggio da leggere da senzaetichetta »

Un articolo che tratta un tema interessante, la presenza di glifosato in alcune semole rimacinate italiane.
https://www.statoquotidiano.it/30/10/20 ... le/583308/
Gaetano
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lorenzo
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Re: Semola rimacinata e glifosato

Messaggio da leggere da lorenzo »

Adesso ci dai pure i compiti a casa......................devo leggerlo con calma ;festeggiare drink
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ZioZucchino
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Re: Semola rimacinata e glifosato

Messaggio da leggere da ZioZucchino »

Fortunatamente i valori riportati sembrano essere altamente sotto la soglia di rischio.

L'europa si dovrebbe uniformare... e non solo per ciò che riguarda l'impiego di glifosato come diserbante.

Andando sul biologico, comunque, si dovrebbe (quasi) del tutto scongiurare il rischio glifosato come residuo nella pasta.

E sono ormai molti i marchi che propongono nel loro assortimento prodotti (integrali o meno) provenienti da agricoltura biologica certificata.

Ergo: se lo conosci (forse) lo eviti.
ramirez
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Re: Semola rimacinata e glifosato

Messaggio da leggere da ramirez »

Voglio che entri nella testa della gente che la battaglia del glifosate è una battaglia ideologica come quella fatta sull'olio di palma , contro si sono scatenati tutte le organizzazioni ecologiste , la stampa, le organizzazioni di categoria e chi aveva interesse a farla. Chi non ha visto dei titoloni come "pasta piena di glifosate cancerogeno"? Tutti si dimenticano che non è solo questa sostanza che lascia residui negli alimenti , vi siete mai chiesti perché nelle analisi residuali presentate in quella trasmissione di Report abbiano ricercato solo il glifosate ?
Organizzazioni che hanno bloccato le navi al porto di Bari , facendo eseguire un test quanto mai poco serio dalle guardie forestali dove si riscontrava poi ufficialmente con analisi serie che il grano ne era esente. Quanta opposizione strumentale al grano importato da associazioni di categoria , addirittura far credere che il grano canadese importato era un rifiuto speciale , pagato a basso prezzo dai mugnai italiani mentre invece sappiamo che non è affatto così .La verità invece è che da un rapporto eseguito dal Ministero della Sanità le derrate importate erano da promuovere dal punto di vista sanitario.
http://www.ilfattoalimentare.it/micotos ... retti.html
Lo so che risulta difficile per un profano discernere in questo marasma di notizie molto spesso allarmistiche , me ne rendo conto , spesso perdo tempo a verificarle a fare dei focus sull'argomento per cercare di chiarirmi le idee, tra l'altro a volte queste cose vengono sostenute anche da persone blasonate il che confonde anche di più chi non conosce l'argomento.

Cos’è il glyphosate prima di tutto
Il glifosato è classificato un erbicida sistemico ad ampio spettro, non selettivo e confermo che viene usato in Canada (non sempre , non è pratica continua) per seccare la pianta in presenza del seme che è gia pronto invece per la raccolta , il glifosate come ben specifica l’amico e agronomo Alberto Guidorzi agisce sulle parti verdi impedendone la funzione clorofilliana e quindi non è un veleno per gli animali .
Da specificare che nessun lotto di grano Canadese importato ha superato il limite soglia normato dall’UE , la notizia che il glyphosate sia un probabile cancerogeno è stata strumentalizzata da organizzazioni come la coldiretti e da tutti quelli come Granosalus che tentano di screditare il grano importato raccontando spesso e volentieri fandonie pur di arrivare al loro risultato difendere il grano italiano buttando fango invece sui grani esteri.
Tutto parte da una classificazione dello IARC agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che classifica questo erbicida nel gruppo 2 a “probabile cancerogeno” , che tra l’altro non vuol dire cancerogeno certo . Poi se vogliamo ci sono anche pubblicazioni recenti che sconfessano la posizione della IARC :
questo è uno studio pubblicato molto recentemente :
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27677666
il glifosato a calcoli fatti è meno tossico della caffeina
http://fafdl.org/blog/2017/04/13/glypho ... explained/
questa è la tossicità del glifosato: La LD50 orale acuta nel ratto è di 5.600 mg / kg
http://pmep.cce.cornell.edu/profiles/ex ... e-ext.html
Negli adulti, la tossicità letale da caffeina è stimata tra 150 e 200 mg / kg
https://www.livestrong.com/article/5172 ... ve-damage/

Detto questo però è chiaro che se ci sono lavori che sono in grado di dimostrare la cancerogenità di un prodotto , al di là della tossicità bisogna cambiarne il giudizio , ed è giusto metterlo al bando.
Ed è giusto che ci sia un organismo che sia in grado di determinarne la pericolosità e darne quindi una classificazione, lo Iarc infatti ha questo compito ed è il braccio destro dell’OMS (organizzazione mondiale della sanità).
Lo Iarc è una commissione di scienziati che nel 2015 decreta che il glyphosate è un probabile cancerogeno(ricordo che in questa classificazione c’è anche la carne rossa).
Dietro a questa decisione purtroppo ci sono vicende che screditano pesantemente l’organismo e la sua credibilità.
Primo episodio poco trasparente : Aaron Blair, epidemiologo del Cancer Research Center americano, avrebbe tenuto per sé degli studi che dimostravano la non correlazione di glifosate con il linfoma non-Hodgkin. Come membo dell’agenzia che Fa capo all’OMS sa infatti bene che Iarc di norma non considera studi che non siano stati già pubblicati da riviste scientifiche. Quindi era consapevole che la non pubblicazione di quel papers avrebbe viziato la decisione .
Ma l’episodio più sconcertante è questo:
Una inchiesta fatta recentemente scopre che Chirstopher Portier che ne è il presidente di quella commissione che ha deciso per la classificazione del glyphosate come “probabile cancerogeno” lavora in un’associazione ecologista anti pesticidi l’Environmental Defence Fund, organizzazione americana che esegue campagne contro gli antiparassitari dagli anni '60. Quindi un grave conflitto di interessi . Inoltre come unico consulente esterno della commissione il suo giudizio era molto più importante rispetto al giudizio degli altri componenti la commissione.
Ma la cosa più grave è che nella settimana in cui si pubblicava la monografia Iarc , lo stesso firmava due contratti di consulenza di parte nella class action contro Monsanto con queste organizzazioni : Weitz & Luxenberg e la Lundy, Lundy, Soleau & South.
Alla fine ben capite che la vicenda è alquanto discutibile e poco seria e che quindi per la credibilità dello Iarc stesso e dell’Oms sarebbe auspicabile un azzeramento di questa commissione , designare poi una nuova commissione di scienziati che siano quantomeno lontani da conflitti di interesse . Infine fare una nuova valutazione del glyphosate.
Dimenticavo di dire che la decisione dello IARC si basava sulla presunta comparsa del linfoma non-Hodgkin studio epidemiologico di Hardell & Eriksson (1999), in cui vennero valutate solo sette persone. Non mi sono sbagliato! Avete ben compreso , quattro esposte al glifosato e tre no.
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senzaetichetta
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Re: Semola rimacinata e glifosato

Messaggio da leggere da senzaetichetta »

https://www.focus.it/scienza/scienze/pe ... -da-sapere
Il MIO problema è che è difficile pensare che tutto sia trasparente quando gli interessi in gioco sono altissimi.
Io mi auguro vivamente che non succeda come in altri casi che tra qualche anno ci dicano che la classificazione/pericolosità del glifosato è stata rivista.
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