Che ne penaste...

Moderatore: Juanta

felice avellino
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Che ne penaste...

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Cari,
premetto che il presente post non ha lo scopo di emulare o copiare nessuno per evitare polemiche poi rientrate e risolte con F80 come quando postai la pizza di Bernardo D'Annolfo...ma solo lo scopo di ragionare insieme a voi su quali possano essere le tecniche di maturazione e lievitazione per arrivare a sfornare tali capolavori in tutte le stagioni...

Fatte salve le premesse veniamo a noi :D felice
E' da tempo che seguo con piacere e stupore i lavori di Carlo Sammarco il cui tipo di pizza è uno di quelli che a me piace di più...alveolatura equilibrata, colore del cornicione, maturazione, canotto alto ma vuoto, colori dei condimenti eccezionali,,oltre che il gusto è da provare...
Secondo voi..lo chiedo ai vari Ema, Sauzer, Pere, Erminio ma a tutti voi ..questa tipologia di prodotti che vedono cmq da protagonista un alta idratazione unita ad una discreta elasticità in stesura ...la si ottiene con impasti a tc (non so se il fondo leggermente bianco del cornicione può essere un indizio) con tempistica alta e quindi sulla stregua degli impasti di Erminio oppure con una ta..ma in questo ultimo caso..con queste temperature sarebbe da ragionare su come ci si arriva...cantinette, ecc..
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Silvia46
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Re: Che ne penaste...

Messaggio da leggere da Silvia46 »

Bel post, seguo con interesse..
Non ci sono limiti per i sogni di un’anima ribelle
Pere153
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Re: Che ne penaste...

Messaggio da leggere da Pere153 »

C'è da dire che a me questi cornicione così pronunciati non piacciono molto.
Carlo Sammarco fa AI con una lunga maturazione a TC.
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lorenzo
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Re: Che ne penaste...

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Discutiamone.. credo però cha la ta, giochi un ruolo super importante.
Un impasto non può passare da 4° a 28° senza conseguenze.
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felice avellino
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Re: Che ne penaste...

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lorenzo ha scritto:Discutiamone.. credo però cha la ta, giochi un ruolo super importante.
Un impasto non può passare da 4° a 28° senza conseguenze.
Lorenzo grazie del riscontro,
ottima osservazione ma che credo più afferente alla gestione della pizzeria che a quella casalinga dove il contenitore dei panetti è uno e quindi puoi permetterti di gestirlo come vuoi in casa...però non avendo mai fatto tc (proverò quanto prima magari anche questo fine sett) non ho risocntri ed esperienze dirette in merito anche se ..nel caso in cui effettivamente alcuni benefici e risultati derivino dalla tc...non esiterò a cambiare e/o modificare in parte il mio radicalismo sulla ta...
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erminio78
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Re: Che ne penaste...

Messaggio da leggere da erminio78 »

Le avete viste le pizze che sta facendo Sammarco al nuovo locale??
io non mi esprimo, sapete benissimo come la penso sul discorso maturazione impasti, non è questa la pizza che cerco e nemmeno mi piace, soprattutto conoscendo le farine che usa, quella che mangiai da lui da lui a piazza Garibaldi non era male, un po troppo sapida, ma l'impasto non era pesante e nel complesso piacevole al morso, però non è la pizza che mi ispira.
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lorenzo
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Re: Che ne penaste...

Messaggio da leggere da lorenzo »

felice avellino ha scritto:
lorenzo ha scritto:Discutiamone.. credo però cha la ta, giochi un ruolo super importante.
Un impasto non può passare da 4° a 28° senza conseguenze.
Lorenzo grazie del riscontro,
ottima osservazione ma che credo più afferente alla gestione della pizzeria che a quella casalinga dove il contenitore dei panetti è uno e quindi puoi permetterti di gestirlo come vuoi in casa...però non avendo mai fatto tc (proverò quanto prima magari anche questo fine sett) non ho risocntri ed esperienze dirette in merito anche se ..nel caso in cui effettivamente alcuni benefici e risultati derivino dalla tc...non esiterò a cambiare e/o modificare in parte il mio radicalismo sulla ta...
Ragazzi a casa mia c'è poco da gestire.
Posso passare da un Max di 7/8° del frigo( parte superiore) ad un 28/29° in casa. e, fra qualche giorno 30° e poi su ;festeggiare drink
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felice avellino
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Re: Che ne penaste...

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erminio78 ha scritto:Le avete viste le pizze che sta facendo Sammarco al nuovo locale??
io non mi esprimo, sapete benissimo come la penso sul discorso maturazione impasti, non è questa la pizza che cerco e nemmeno mi piace, soprattutto conoscendo le farine che usa, quella che mangiai da lui da lui a piazza Garibaldi non era male, un po troppo sapida, ma l'impasto non era pesante e nel complesso piacevole al morso, però non è la pizza che mi ispira.
Erminio grazie
Si in effetti i gusti sono soggettivi ..e non in tutto i casi il gusto estetico si sposa con wuello del.palato e dello stomaco.Per quel che concerne la digeribilita. Io provai wuella alla stazione ma quanto prima devo andare alla nuova pizzeria in quanto so che ha lavorato molto sull impasto e sugli ingredienti
enzo201015
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Re: Che ne penaste...

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Non soffermatevi troppo all'estetica ,io ci sono stato nel suo nuovo locale ad Aversa e ho trovato la
Pizza in primis piccola ,dimensione di una mignon con super cornicione . L'impasto inoltre era gommoso . Quindi non soffermatevi troppo sulle foto .
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