Forse non ci siamo capiti o mi sono spiegato male io
.
Il nesso della discussione è incentrato sul come sia influenzabile un giudizio sul flavor di un cibo (nel caso specifico la pizza) , infatti i miei interventi dall'inizio di questo 3d seguono questo percorso , quindi che il flavor sia influenzabile da diversi fattori questa è una verità conclamata , nel senso che ci sono parecchi studi ed esperimenti che dimostrano questa cosa , infatti memori di questa "verità" in tutti i settori del food si eseguono Test Panel che sono rigorosamente eseguiti rispettando norme precise , come la divisione in cabine separate dei partecipanti , la presentazione dell'assaggio dentro piatti rigorosamente neutri dal punto di vista del colore ecc.ecc.
Proprio oggi Dario Bressanini nel suo blog "Scienza in cucina"(nel quale partecipo anch'io come commentatore e come abbonato a le Scienze) esce con un articolo : "Sotto mentite spoglie"
http://bressanini-lescienze.blogautore. ... e-spoglie/
che consiglio di leggere .
Quindi non solo i rumori, i colori , i profumi (che come abbiamo detto e che anch'io condivido giocano un ruolo importantissimo), l'atmosfera ecc ecc. ma anche le aspettative che si ha da quel cibo.
Ecco perché quando nei forum leggo che magari la semola rimacinata Senatore Cappelli è più saporita rispetto ad un'altra generica semola di grano duro , mi vien da sorridere (in senso buono), come mi viene da sorridere quando leggo che la farina biologica del tal molino è piu saporita o più buona rispetto ad un'altra generica farina.
Poi sui meccanismi che entrano in gioco e sul sinergismo tra i vari aspetti che contribuiscono a comporre il flavor di una pietanza sono d'accordo che non ci sia ancora delle verità scientifiche infatti Bressanini esprime molto bene il concetto:
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"Quindi, prima che qualcuno, travisando il significato di questi studi, mi lanci accuse di “leso cibo biologico” ;-) , diciamo esplicitamente che questi esperimenti in realtà non dicono assolutamente nulla sul gusto e sulle qualità dei prodotti, ma dicono moltissimo su come i nostri giudizi vengano influenzati. Molto di più di quanto ci piace ammettere. Certo, l’interpretazione degli esperimenti è ancora da confermare, perché possono essere stati influenzati dalla scelta dei partecipanti, dal tipo di cibo e così via. Ma pur con tutte le cautele del caso, la mole di esperimenti di questo tipo ormai pubblicati, coinvolgendo finti cibi DOP o IGP, finti cibi OGM, finti cibi bio, finti cibi e vini di lusso e così via, rivelano come le informazioni che riceviamo sul cibo possono avere una profonda influenza su di noi, creando aspettative positive o negative, arrivando addirittura a modificare la percezione del gusto e le nostre reazioni. "